Mostra-mercato per vivai da collezione – 17-18-19
settembre 2010
Il progetto evidenzia gli elementi essenziali alla vita delle piante:
terra e acqua. Quattro quadrati costruiti con semplici assi in legno contengono quattro tipi di terra differenti. Posti al centro del Parco dei Daini delimitano due percorsi che conducono ad un’ installazzione analoga, parallela a questa, dove due irrigatori da vivaio spruzzano acqua a intervalli irregolari durante il giorno. Le etichette ispirate dai giardini botanici in inverno, evocano le piante, e sono elemento ricorrente nei giardini dell’ atelier le balto.
Poesia delle forme del vento e delle ombre. Nonostante il budget ridotto, questa installazione mostra come, anche con risorse limitate, si possa dare origine a luoghi di grande qualità spaziale e sociale. Trarre fondamento dalle qualità del luogo
La particolarità del sito è il vuoto, delimitato dal doppio viale di lecci disposti su un tracciato ortogonale. Il progetto conserva questo vuoto, ne trae profitto, lo esalta e lo mette in scena. La cornice è completata dagli stand di piante che ne racchiudono e arricchiscono lo spazio.
Grazie per l’aiuto a Luca, Michele, Pietro, Alessio e ai numerosi studenti di Roma futuri attori del paesaggismo italiano.
atelier le balto, paysagistes, con l’assistenza di Stefano Olivari.
Merci aussi aux JARDINS EN PLASTOC de Céline Bocquillon et Marc Pouzol (1997)