„Mit sensiblen Eingriffen schafft atelier le balto aus vergessenen Orten neue Räume voller Charme und Poesie. Ihre Arbeiten verwandeln oft Resträume der Stadt – Baulücken, vergessene Innenhöfe, Parkplätze – und bringen zuvor Verdecktes an die Oberfläche. Für atelier le balto sind Gärten genauso wie die Stadt Orte der Begegnung und der sozialen Interaktion. Gleichzeitig sind sie aber auch Plätze um allein zu sein, die Natur zu betrachten und den Verlauf der Zeit zu beobachten.
Am Osthang wird atelier le balto zunächst die vorgefundene Vegetation durch wenige gezielte Eingriffe neu strukturieren und als Waldpark inszenieren. Ihre Gartenplanung bildet die Grundlage für die Entwurfsarbeit der anderen Planer-Teams und macht das Gelände nutzbar.“
Bild: Gregor Schuster
Das Osthang-Gelände (Osthang der Mathildenhöhe, Darmstadt) verändert sich: atelier le balto hat begonnen, das Grundstück in einen Waldpark zu transformieren. 300 m Ganivelle (Staketenzaun), 150 Holzpfeile, 300 Schrauben,60 cbm Holzhäcksel, 5 x Manpower, 5Tage und jetzt 100 Tage Ruhe für den Park, bevor im Sommer das OSTHANG PROJECT richtig beginnt.
Urban Beauty! Luoghi prossimi e pratiche di resistenza estetica by Anna Lambertini „Urban Beauty! Luoghi prossimi e pratiche di resistenza estetica“ propone un viaggio attraverso l’Europa, per raccontare storie di cambiamenti – di paesaggi urbani, di idee e forme del giardino contemporaneo, di luoghi comuni – condotte da attori diversi e con modalità differenti, ma tutte accomunate dallo stesso desiderio di costruzione di habitat quotidiani più belli. Dal riuso creativo di superfici a parcheggio alla rilettura di piazze e strade come inaspettati spazi ludici,dalla riconfigurazione partecipata di vuoti dimenticati e asettiche aree verdi all’affermazione di una poetica arte del giardino resistente: a comporsi è un panorama eterogeneo e vitale di paesaggi della vita di tutti i giorni, fatto di azioni critiche, pratiche immaginative e riletture dei consueti modelli di spazio pubblico. Una costellazione di luoghi e di sguardi sulla città contemporanea, che si traduce in un invito a promuovere una cultura delle trasformazioni urbane in cui possano trovare gioco, assieme a molteplici idee di bello e differenti forme di spazio pubblico, gli strumenti e i materiali dell’architettura del paesaggio, del progetto di giardino e dell’arte.